Il disegno della Legge di Bilancio 2022, approvato dal Governo, contiene le seguenti novità in tema di lavoro e politiche sociali:
la riduzione del cuneo fiscale e dell'IRAP;
la riforma degli ammortizzatori sociali, con un aumento dei sussidi di disoccupazione e un'estensione degli istituti di integrazione salariale ordinari e straordinari ai lavoratori di imprese attualmente non inclusi, nonché agli apprendisti e ai lavoratori a domicilio;
la previsione di incentivi all'utilizzo dei contratti di solidarietà;
la proroga per il 2022 e il 2023 del contratto di espansione con l'estensione a tutte le imprese che occupano più di 50 dipendenti;
il finanziamento del Reddito di cittadinanza con un ulteriore miliardo di euro ogni anno, confermando l'importo del finanziamento sui livelli del 2021: vengono rafforzati i controlli e introdotti correttivi alle modalità di corresponsione, che prevedono una revisione della disciplina delle offerte di lavoro congrue, un decalage del beneficio mensile per i soggetti occupabili, sgravi contributivi per le imprese che assumono i percettori del reddito e benefici fiscali per gli intermediari;
il congedo di paternità di 10 giorni diventa strutturale;
la previsione, per un solo anno, di Quota 102 (64 anni di età e 38 anni di contributi);
la proroga di Opzione Donna;
l'estensione dell'APE sociale ad ulteriori categorie di soggetti che hanno svolto lavori gravosi.
Sul fronte degli incentivi alle imprese, si segnala:
la proroga al 2025 e la rimodulazione delle misure di Transizione 4.0;
il rifinanziamento del Fondo di Garanzia Pmi, della ‘Nuova Sabatini' e delle misure per l'internazionalizzazione delle imprese;
la possibilità di trasformare le Deferred Tax Assets (DTA) in crediti di imposta viene estesa fino al 30 giugno 2022, con la medesima percentuale e un tetto massimo per singola operazione.
Fonte: MementoPiù quotidiano lavoro
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