L’Unione europea ha dato il via libera al finanziamento del progetto dell’Agenzia delle Entrate che prevede l’utilizzo dell’intelligenza artificiale per intercettare la rete delle frodi fiscali e favorire l’adempimento spontaneo. Una nuova iniziativa per innovare, con uno sguardo al futuro, le metodologie di controllo fiscale per una migliore e più efficiente valutazione del rischio di “non-compliance”, nel rispetto della privacy, e realizzare un nuovo sistema di supporto ai processi di individuazione dei soggetti ad alto rischio di evasione. Il progetto si inserisce all’interno dei programmi europei a supporto delle riforme strutturali in risposta all’emergenza Covid-19: è compatibile con il Recovery plan, in fase di perfezionamento, e con il programma di Governo presentato al parlamento dal Presidente del Consiglio.
L'Unione europea ha selezionato il progetto, ideato e proposto dall'Agenzia delle Entrate, “A data driven approach to tax evasion risk analysis in Italy” (“Un approccio basato sui dati per analisi del rischio di evasione fiscale in Italia”) tra le iniziative da sostenere con appositi finanziamenti, all'interno dei programmi europei a supporto delle riforme strutturali in risposta all'emergenza COVID-19.
Lo ha annunciato la stessa Agenzia delle Entrate con un dettagliato comunicato stampa, precisando che il progetto farà uso, tra l’altro, di tecniche di apprendimento automatico (“Intelligenza artificiale” o machine learning), rappresentando così un importante potenziamento delle attività “di contrasto ai fenomeni di evasione ed elusione fiscale”.
Si tratta, quindi, di una nuova iniziativa per innovare, con uno sguardo al futuro, le metodologie di controllo fiscale con la finalità di una migliore e più efficiente valutazione del rischio di “non-compliance”, per realizzare, quindi, un nuovo sistema di supporto ai processi di individuazione dei soggetti ad alto rischio di evasione.
FONTE: IPSOA
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